La società di certificazione italiana, Asacert, che esercita attività di controllo sulla produzione di falsi prodotti a marchio italiano, tra i più rinomati, ha accertato che molti ristoranti ispezionati utilizzano beni alimentari non autentici.
I più copiati e falsificati sono i latticini, nello specifico la mozzarella, il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano con i nomi più vari e tendenti a creare confusione nel consumatore, quali Zottarella, Parmesan, Grana Pompeana, Parmesao e Reggianito e così via.
Oltre ai falsi latticini che rappresentano il 40% del totale dei prodotti non italiani, vi è il salame al 30% e la mortadella entrambi con richiami geografici falsi come Calabrese, Toscano, Milano, Genova, Veneto, Firenze, Napoli, i sughi (es. alla bolognese…) che si attestano al 15%, i vini al 10% con i nomi più fantasiosi quali Prosek, il Meer-secco, il Kressecco, il Semisecco, il Consecco e il Perisecco e il pesto genovese falso al 5%.
Asacert ha rilevato che su 107 ristoranti ispezionati, solo 79 hanno ricevuto il bollino di conformità “ITA0039 Italian Taste” e, nei restanti, almeno un prodotto non era italiano ma aveva un marchio che richiamava il Made in Italy.
I 28 ristoranti che non hanno ricevuto la certificazione sono localizzati per la maggior parte in Gran Bretagna (Londra, a Manchester, Leeds, Liverpool, Leicester, Bristol e Birmingham) oltrechè a Parigi, Barcellona, Berna, Instanbul e Bangkok.
Ma come difendersi da un mercato truffaldino che ha un giro d’affari 3 volte superiore (si stima in 100 miliardi di euro/anno) all’export alimentare nazionale?
Vi è un App denominata App ITA0039 attraverso la quale si può verificare la provenienza dei prodotti direttamente sugli scaffali dei supermercati. Ciò significa che quando siamo in giro per il mondo, possiamo continuare ad offrire al nostro palato il gusto tipico italiano anziché accontentarci di sapori simili a quelli del Made in Italy.
Basti pensare che solo in Europa il 55% delle segnalazioni riguardano la pasta confezionata, maccheroni, ravioli, tortellini e fettuccine, mentre nel Regno Unito, Canada, Stati Uniti, Cina, Russia si segnalano soprattutto sughi, salumi e formaggi taroccati e negli USA i falsi latticini italiani, sono al primo posto nelle segnalazioni.