Il provvedimento dell’Autorità che prevede la sanzione di 1,8 mln di euro, trae origine dalle numerose segnalazioni con le quali, a decorrere dalla seconda metà del 2017, molti consumatori hanno continuato a lamentare maxi conguagli, riguardanti periodi di consumo superiori anche a cinque anni dalla data di emissione della fattura, emerse specialmente nell’ambito delle attività di recupero crediti effettuate dalla società nel corso del 2017.
In particolare l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha accertato “la reiterazione da parte di Eni gas e luce della condotta consistente nell’inadeguata gestione delle istanze dei consumatori relative alla fatturazione dei consumi di elettricità e gas, a fronte del contemporaneo avvio dell’attività di riscossione”.