L’Antitrust ha stabilito la “sospensione cautelare” dei rincari delle bollette telefoniche imposti dagli operatori dopo l’introduzione dell’obbligo della fatturazione mensile. Una decisione che arriva dopo l’istruttoria avviata a febbraio per verificare l’esistenza di un’intesa fra Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, con la quale, tramite Asstel, coordinare la propria strategia commerciale portando a rialzi di importo simile. Per questo, il Garante ha intimato agli operatori di “definire la propria offerta in modo autonomo”.
Differenziare è la parola d’ordine per evitare l’accusa di cartello. E quindi Vodafone ha cancellato tutti i rincari, Fastweb presenta offerte scontate che i vecchi utenti (impattati dai rincari) ora dovrebbero affrettarsi a sottoscrivere, Tim e Wind 3 differenzieranno le scelte a seconda dei casi ma l’orientamento sembra sempre quello di ridurre al minimo i rincari.
“La decisione dell’Antitrust di sospendere l’attuazione degli aumenti previsti e di definire la propria offerta di servizi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti, intrapresa anche grazie alle segnalazioni inviate dall’Adoc, – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – va nella direzione della massima tutela dei consumatori e del mercato. Come abbiamo più volte evidenziato il ritorno alla fatturazione mensile ha comportato una beffa per i consumatori, dato che gli aumenti imposti con il precedente cambio di fatturazione a 28 giorni sono rimasti invariati con l’entrata in vigore della L. 172/17. L’Antitrust, nel suo provvedimento, ha confermato la nostra osservazione sulla “trappola di mercato” in cui sono finiti i consumatori.”
fonte : adocnazionale , ilfattoquotidiano , larepubblica