“È una vera e propria bufala, non ci sarà un aumento in bolletta di quella cifra. Le proteste delle Associazioni di consumatori vanno oltre il valore dell’importo, ma sono legate alle riforme succedutesi dal 2016 in poi che hanno causato un danno per le tasche dei cittadini” si legge in una nota di Adoc firmata dal presidente regionale Giorgio Casadei.
Secondo una stima dell’Adoc, se il costo a carico degli utenti venisse considerato fisso ammonterebbe a circa 5 euro per utenza, considerando la suddivisione dei 200 milioni di euro tra le 35 milioni di utenze presenti in Italia, con un salasso in particolare per le seconde case. Qualora, invece, lo stesso costo venisse legato ai consumi, le maggiori spese graverebbero sulle imprese.
La recente delibera 50/2018 di Arera sul rimborso alle società di distribuzione dei 200 milioni di euro di crediti versati al GSE per gli oneri di sistema non riscossi a causa della morosità delle aziende di vendita e, in misura marginale, dei cittadini ha giustamente scatenato un’ondata di proteste.
Come Adoc chiediamo al nuovo Parlamento e al futuro Governo di avere maggiore riguardo alle fasce deboli della popolazione, sempre più nel mirino di aumenti e rincari.Attendiamo, inoltre, maggiore chiarezza da parte di Arera in merito alla vicenda, in modo da rendere consapevoli i consumatori delle maggiori spese che andranno ad affrontare.
fonte: adoc nazionale,cesena today